Vendemmia 2025: il volto umano del vino Margherì

Quando si parla di vendemmia, l’immaginario collettivo corre subito a immagini poetiche: grappoli maturi baciati dal sole, filari ordinati, sorrisi tra le vigne e calici levati al cielo. Tutto vero, ma è solo una parte della storia.

La vendemmia è anche, e soprattutto, un lavoro intenso, quotidiano, fatto di sveglie prima dell’alba, mani che si sporcano, cassette pesanti e decisioni da prendere in pochi istanti. È il momento più cruciale dell’anno per chi, come noi di Cantine Mastrangelo, coltiva la vite con passione e responsabilità.

In questo articolo vogliamo portarvi dietro le quinte della vendemmia, là dove spesso gli occhi non arrivano, perché prima di finire nel bicchiere, il vino nasce nelle mani di chi lavora in vigna e ogni vendemmia ha una storia da raccontare.

Le persone dietro ogni grappolo: il lavoro che non si vede

Dietro ogni bottiglia di vino c’è un lavoro quotidiano che spesso rimane invisibile.

La vendemmia non inizia con il primo taglio del grappolo, ma con una sveglia che suona molto prima dell’alba. Quando la maggior parte delle persone dorme ancora, noi siamo già tra i filari, con le prime luci del giorno che filtrano tra le viti.

La raccolta si fa spesso nelle ore più fresche, non solo per preservare l’integrità dell’uva, ma anche per alleggerire il carico di una giornata che si preannuncia lunga e faticosa. La vendemmia è un lavoro fisico, fatto di movimenti ripetitivi, piegamenti continui, braccia che si sollevano e cassette che si riempiono velocemente.

Ogni grappolo viene selezionato con attenzione: uno sguardo, una torsione decisa ma delicata, poi nella cassetta… centinaia di volte al giorno.
I guanti si macchiano di mosto, le mani iniziano a indolenzirsi, ma nessuno si ferma: la finestra di raccolta è breve e va colta con precisione.

E poi ci sono gli imprevisti, quelli che non mancano mai, come un trattore che si blocca su un terreno o una pioggia improvvisa che costringe a sospendere il lavoro e a riorganizzare tutto. Ogni giorno è una nuova sfida e serve prontezza, esperienza, collaborazione.

Ma è proprio in questi momenti, lontani dai riflettori, che si costruisce la qualità del vino. È lì, tra il sudore e la concentrazione, che nasce il carattere di ogni annata.

Dietro la vendemmia si nasconde un duro lavoro che raramente viene mostrato, ma è proprio questa autenticità, questa realtà senza filtri, che rende speciale il vino che produciamo. Non vogliamo nascondere la fatica o la complessità, perché è da qui che nasce il valore del nostro lavoro. Raccontare la vendemmia senza filtri significa raccontare la passione, la dedizione e l’impegno che ogni giorno ci spingono a fare sempre meglio.

La vendemmia è soprattutto un’esperienza umana, dietro ogni grappolo raccolto ci sono persone che mettono impegno, passione e competenza in ogni gesto.

La squadra che lavora in vigna è spesso un mix di esperienze diverse, dai vendemmiatori più esperti ai giovani che affrontano la prima esperienza, scoprendo il valore del lavoro manuale e della natura. Spesso, sono anche collaboratori storici, veri e propri pilastri della cantina, che tornano ogni anno con la stessa dedizione. È un tempo di lavoro intenso, ma anche di condivisione. Le pause pranzo sotto gli alberi diventano momenti di scambio, le battute alleggeriscono la fatica e la solidarietà diventa il collante che tiene unito il gruppo.

In questi giorni, tra i filari, si respira un’energia particolare, è la combinazione di esperienza e novità, di tradizione e rinnovamento, che rende unica ogni vendemmia ed è proprio questa umanità, fatta di mani operose e sorrisi sinceri, che dà valore a ogni bottiglia.

Perché il vino non nasce dal solo terreno o dalla pioggia, ma dall’impegno di chi lo coltiva, lo cura e realizza con attenzione e rispetto.

Un legame che si sente: Giuseppe e la vendemmia vissuta insieme

C’è un dettaglio che spesso sfugge a chi osserva una vendemmia da fuori. È la presenza silenziosa ma costante di chi guida, lavora e crede profondamente in ciò che fa.

Giuseppe, il volto e il cuore di Cantine Mastrangelo, non guarda la vendemmia da lontano… la vive!

Ogni giorno, tra i filari, è lì, con le stesse mani sporche, la stessa schiena piegata, lo stesso passo stanco, ma deciso, di chi gli cammina accanto.
Non serve una targhetta o un titolo per riconoscerlo, perché in vigna è uno come tutti gli altri e proprio in questo, forse, sta la sua forza più grande.

Non comanda, ma condivide., ascolta, ride, fatica, sempre con quel rispetto profondo che solo chi conosce il valore delle persone può avere.

Tra lui e la sua squadra c’è un legame vero, costruito nel tempo, e così, vendemmia dopo vendemmia, non si crea solo un vino, si costruisce una famiglia.

Margherì racconta il frutto della terra, ma anche quello di queste relazioni, di un uomo che lavora con chi crede in lui. E in ogni bottiglia, se si ascolta bene, si può sentire anche questo.

Il Greco Matera DOC: un vitigno che racconta la nostra terra

Non è possibile raccontare Margherì senza parlare del vitigno che lo rende unico: il Greco Matera DOC.

Si tratta di una varietà autoctona, coltivata da secoli sulle colline materane, che affonda le sue radici nel tempo della Magna Grecia. Questo legame profondo con la storia e con la terra fa del Greco, oltre una scelta agronomica, anche un atto di identità culturale.

Cantine Mastrangelo ha scelto di puntare su questo vitigno con un approccio biologico e sostenibile, perché rappresenta al meglio il carattere del nostro territorio: schietto, luminoso, ricco di personalità. La nostra è una viticoltura consapevole, certificata dal Consorzio di Tutela Vini Matera DOC, che parte dal rispetto per l’ambiente e si traduce in un vino autentico, pulito e vivo.

Il Greco di Matera si distingue per il suo profilo aromatico intenso e complesso con note floreali eleganti, frutta a polpa bianca, sfumature minerali che ricordano i suoli calcarei e assolati della zona. In bocca è pieno ma agile, con una freschezza naturale che regala equilibrio e una piacevole persistenza.

Lavorare questo vitigno significa valorizzare una ricchezza locale ancora poco conosciuta, ma capace di competere con i grandi bianchi italiani. Significa anche riscoprire che il futuro del vino passa proprio da qui, dal coraggio di rimanere fedeli alla propria terra.

Dal grappolo alla bottiglia: nasce Margherì

Dopo giorni di lavoro intenso, tra attenzione e passione, l’uva raccolta inizia il suo viaggio verso la trasformazione. È qui, in cantina, che la vendemmia prende forma concreta e dà vita a un prodotto unico: il vino.

Il nostro Margherì nasce proprio da questo percorso attento e meticoloso. Le uve selezionate, frutto di una raccolta manuale scrupolosa, vengono trattate con metodi che rispettano la natura e ne esaltano le caratteristiche organolettiche. Ogni fase, dalla pigiatura alla fermentazione, è curata per preservare l’essenza del territorio e la freschezza del raccolto.

Assaporando Margherì, si percepisce la ricchezza di un’annata vissuta con cura e il valore di una vendemmia fatta di tecnica, ma anche di cuore.

Dal lavoro in vigna al bicchiere: caratteristiche del Margherì

La vendemmia è il primo fondamentale passaggio che determina l’identità di un vino. Ogni scelta, dalla raccolta all’attenzione per l’uva, influenza direttamente ciò che poi percepiamo nel bicchiere.

Margherì è un Vino Bianco Biologico ricco di personalità e di altissima qualità che riflette fedelmente il nostro territorio e la cura con cui viene prodotto.

Il Margherì si presenta con un colore giallo paglierino dai riflessi dorati, luminoso e invitante.  Avvicinando il calice si percepiscono profumi delicati di fiori e frutta fresca, che raccontano la vitalità dell’annata. Al palato, Margherì si presenta ricco ed equilibrato. L’equilibrio tra sapidità e freschezza crea un’armonia che valorizza la struttura e la durata, suscitando la voglia di gustarlo ancora.

Questa espressione sensoriale è il risultato di una vendemmia attenta, dove la selezione manuale delle uve e le condizioni climatiche permettono di ottenere un raccolto di grande valore, che si traduce in un vino autentico, vivo e riconoscibile.

La vendemmia è un percorso fatto di impegno, fatica, passione e dedizione. Dietro ogni grappolo raccolto e ogni bottiglia prodotta, ci sono storie, persone che amano il loro lavoro e un profondo rispetto per la natura.

Conoscere il lato nascosto della vendemmia significa apprezzare ancora di più il vino che arriva sulla nostra tavola. È un invito a guardare oltre la superficie, per riconoscere il valore di un lavoro artigianale che dà vita a prodotti unici come il nostro Margherì.

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